Piano sega
ottenuto per semplice taglio (con lama, disco o filo) non può essere considerato, per rigor di termini, una finitura vera e propria. Ma essendo lo stato finale della superficie, viene considerato alla stregua delle finiture sensu stricto. Lascia inalterati il disegno e il colore.
Bocciardatura
Viene eseguita per urto con il tipico martello a punte piramidali, azionato manualmente o in forma meccanizzata. Può essere graduata nelle tre varianti fine, media e grossa, cui corrispondono gradi di rugosità e antisdrucciolevolezza progressivamente superiori. Schiarisce sensibilmente la colorazione complessiva.
Lucidatura
Viene realizzata spianando progressivamente la superficie con teste abrasive a grana decrescente, fino all'ottenimento di una superficie liscia, rendendola riflettente.
Levigatura
Finitura per “rasamento” ottenuta per levigature successive con abrasivi a grana decrescente, fino all’ottenimento della superficie levigata, liscia ma non speculare
Granigliatura
Finitura “per urto”. Ottenuta dall’impatto di graniglia metallica. Questa sollecita moderatamente il materiale, conferendogli il giusto grado di ruvidità, rendendolo antiscivolo.
Spazzolatura
Ottenuta tramite l’azione meccanica di mezzi abrasivi flessibili, conferendo al materiale una superficie ondulata, lasciandogli un aspetto quasi naturale.
Fiammatura
Finitura tipica del granito eseguita investendo la superficie con un violento getto termico ad alta temperatura 2000/2500 °C, seguiti da un immediato lavaggio con acqua, rendendo così la superficie rugosa e non sdrucciolevole.